L'Alimentazione del futuro - Dieta e Nutrizione

Vai ai contenuti

Menu principale:

L'Alimentazione del futuro

CONSIGLI > DNA E DIETA

E' il nostro DNA ad insegnarci la Dieta giusta per ognuno di noi

L'obesità ha un'eziologia multifattoriale. Ovviamente la prima motivazione che conduce all'aumento di peso consiste nell'introduzione di più calorie rispetto a quelle quotidianamente bruciate. Ma in ogni caso non può essere solo una questione di conti o di bilanci, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che alcuni ingrassano al primo "sgarro" mentre altri pur concedendosi molti strappi non lottano perennemente con la bilancia. Dietro l'eccesso di peso ci sono quindi molte motivazioni. Tra cui molte legate alla forte interazione tra la Nutrizione e la nostra Genetica. Si è visto infatti, che gli alimenti che noi consumiamo, possono interagire direttamente con il nostro DNA condizionando il nostro comportamento alimentare. Ultimi studi hanno dimostrato che nelle persone che si alimentano prevalentemente con cibi fast- food, i grassi attivano geni che sviluppano una vera e propria dipendenza fisica che porta l'individuo a mangiarne sempre di più e a non riuscire a fare a meno dei cibi grassi. Altri studi hanno dimostrato che il Curry e il tè verde sono  in grado di prevenire l'Alzhaimer, così come il vino rosso riesce a prevenire il diabete di tipo 2 e l'invecchiamento cellulare. E ancora, le verdure a foglia larga, contenendo acido folico, possono prevenire le malattie vascolari.


E' altrettanto vero che i nostri geni possono indirizzarci sempre di più verso l'Alimentazione più adatta a ciascuno di noi;

In uno studio molto recente, condotto nel 2007, su individui di tutte le fasce d'età, è stato confermata la relazione inequivocabile tra geni e obesità.

Lo studio ha dimostrato che alcuni soggetti presentano una mutazione del gene FTO che gli conferisce una maggiore probabilità di diventare obesi. Sapere di avere una predisposizione genetica non vuol dire essere condannati al sovrappeso, ma anzi può aiutarci a mirare l'intervento nutrizionale. Tenendo presente un altro importante lavoro, pubblicato nel 2010, che ha dimostrato che un'attività fisica regolare e costante è in grado di "spengere" l’effetto negativo di tale gene. Per cui l'attività fisica, potrebbe impedire ad un bambino geneticamente predisposto di diventare un adulto obeso. Quindi è un dato di estrema rilevanza che non va assolutamente sottovalutato. Considerando anche il fatto che verificare di avere una predisposizione genetica per l'obesità, piuttosto che per patologie come: intolleranza al lattosio, celiachia, osteoporosi, ecc. oggi non è poi così difficile, perché esistono test genetici che diventano giorno dopo giorno sempre più semplici ed affidabili.

L'alimentazione si conferma come una forte arma di prevenzione: essere guidati anche dalla genetica sicuramente in futuro ci indirizzerà verso Diete sempre più personalizzate, che terranno conto del patrimonio genetico di ciascun individuo, nel rispetto dell'idea antica secondo cui: "Quello che è cibo per un uomo, per un altro può essere veleno";


 
Torna ai contenuti | Torna al menu